Il pot au noir

15 Ottobre 2009

il "pot au noir" (la zona delle calme equatoriali)
Sono passati 12 giorni dalla partenza della seconda tappa da Funchal e per gli 80 partecipanti alla Transat650 (La rochelle-Funchal-Bahia) ci sono ancora 1300 miglia da percorrere prima di arrivare a Bahia. Attualmente la testa della flotta è nel pieno della zona intertropicale di convergenza (calme equatoriali) o, come lo chiamono i francesi, “pot au noir”. Il primo ad uscire da questo “pozzo”, caratterizzato da venti leggeri e variabili, avrà buone possibilità di arrivare in Brasile in testa. Al momento in prima posizione tra i serie c’è Francisco Lobato (ROFF TMN), dominatore della prima tappa, che sopravanza di sole quattro miglia Riccardo Apolloni (Ma vie pour MAPEI). Dietro di loro in sole 30 miglia ben 11 scafi tra cui due italiani, quello di Giancarlo Pedote (Prysmian) in sesta posizione e di Luca Del Zozzo (Corradi) in undicesima. Appaiati a metà classifica Daniela Klein (Tacchificio Monti) e Luca Tosi (Golden apple of the sun), rispettivamente ventitreesima e ventiquattresimo a 100 miglia dal primo. Andrea Rossi (Jrata), svizzero militante nella classe italiana, quarantaduesimo ha recuperato tre posizioni. Tra i prototipi si ripete la lotta della prima tappa tra Thomas Ruyant (Faber France), attualmente primo, e i suoi inseguitori Henri Paul Schipman (Maison de l’avenir urbatys) secondo, Bertrand Delesne (Entreprendre durablement) quarto e l’outsider Matt Trautman (Mini mac) terzo. Andrea Caracci (Speedy Maltese) dopo aver perso oltre 150 miglia con un bordo verso la costa africana durante il passaggio delle Canarie ha mantenuto un ritmo elevatissimo che gli ha permesso di riprendere molte posizioni sino all’attuale quindicesima piazza a meno di 40 miglia dal gruppo di testa. Gaetano Mura (GRF 91) ventiseiesimo guadagna una piazza.